INCENDIO SUL MONTE SAN BIAGIO
|11.Giugno 2017. Il racconto in diretta del brutto incendio sul Monte San Biagio a Maratea. L’intervista a Giuseppe Muscatello responsabile della Protezione Civile Gruppo Lucano di Maratea.
Come abbiamo fatto ieri sera sul Monte San Biagio, quando abbiamo documentato il terribile rogo che ha bruciato in pratica tutta la Montagna e che ha lambito la statua monumentale del Cristo Redentore, avvolta dal fumo acre che il vento ha sollevato, anche oggi dodici Giugno 2017 con la nostra telecamera abbiamo documentato e pregato perché arrivasse il canadair che tutti aspettavamo per far finire questo scempio e il disastro provocato dal fuoco. Cosa che è avvenuta alle undici e cinquanta con il primo lancio che il pilota bravissimo del velivolo aereo ha fatto e che è proseguito fino alle dodici e 50 circa, quando il rombo del motore si è allontanato definitivamente da Maratea. Restano ora le polemiche inevitabili, quando succede una cosa del genere. E le domande tutte legittime prendono forma sui social. Perché tutto questo ritardo. Se si sarebbe operato subito con un elicottero, quando l’incendio non era propagato come poi è successo, forse si sarebbe evitato tutto questo e addirittura turisti che chiedono se si puo’ ancora accedere e dunque visitare il Monumento del Cristo Redentore. Noi con questo servizio vogliamo assicurare tutti che si tornerà presto alla normalità e che tutti possono tranquillamente accedere sul Monte San Biagio e alla Basilica Pontificia, si puo’ tranquillamente, visitare il Cristo Redentore e il bellissimo panorama che da lassù si gode, certo rimarrà la bruttura di vedere la vegetazione bruciata e la Montagna che da secoli custodisce le preziose Reliquie di San Biagio vilipesa e offesa. Sicuramente la gratitudine dei marateoti, va ai volontari della Protezione Civile Gruppo Lucano di Maratea, che con pochi mezzi e alto senso civico hanno fatto tutto il possibile e agli uomini dei Vigili del Fuoco che non si sono risparmiati. Ora bisognerebbe far tesoro di questa lezione e prendere seri provvedimenti, perché non si ripeta mai più’ e in nessuna parte di Maratea questo delitto.